GARELLIK ....BARELLIK.. il portiere senza mani ....l'ultimo dei brutti... la KAMIKAZE

strana la vita nel mio esordio nel mondo del calcio il mio primo idolo era SYLVESTER STALLONE in fuga per la vittoria .... si incredibile non ZENGA ma un attore di Hollywood che a calcio o soccer come lo chiamava lui ci stava come l'aglio nella pasta e fagioli.... diceva durante le riprese meglio 100 allenamenti di boxe per ROCKY BALBOA che un pomeriggio a buttarsi per terra a parare bombardate di Pelè.....
i continui richiami dei mister sulla mia tecnica base -1 con un uso delle gambe esagerato... di una presa stile saponetta non lasciavano presagire un roseo futuro ... inoltre bassetto e per un periodo cicciottello non dava credito a speranze.... poi con le continue chiacchiere che facevo venivo regolarmente punito e risultavo anche elemento di disturbo...

poi vedo fuga per la vittoria e scopro che in difficoltà chiunque può giocare in porta .... la famosa frase SE IO NON PARLO NON PARO ....
mi illuminò .... quindi non sono sbagliato ma solo solo diverso .... e l'uso sproporzionato dei piedi ???? .... era il 1984 ... e dopo il campionato vinto a livello insulare e perso dopo calci di rigore con il Mestre a livello provinciale stava per cominciare un'altra avventura con un altro Mister ... quindi il problema rischiava di ripetersi....

la pagellina di fine stagione ... ricordava quella scolastica ... oggi da adulto la traduco come .... ottimo impegno ma esiste anche il ping pong
poi arriva per mia fortuna il 1985 .... e scopro LUI .... il mio eroe .... GARELLA
PERSEGUITATO da ogni mister e direttore sportivo prima di quella data .... scacciato da ogni squadra ... il suo nome era sinonimo di papera ( quando un portiere fa un errore incredibile) la garellite era quasi una malattia per un gk
Famosa la frase dell'Avvocato Agnelli: « #Garella è
il più forte portiere del mondo. #Senzamani, però», conservata nella memoria di
Claudio come un'altra perla di una carriera ricca nonostante qualcuno non
avrebbe scommesso un centesimo, forse perché #Garellik, come lo definirono in
quel di Verona quando sciorinò il campionario di parate fuori dal comune, non
aveva il così detto " #fisique du role", la forma che si conviene per un'atleta
atta a conferirgli quell'abilità, quella elasticità che un portiere necessita
per potersi imporre a certi livelli, eppure i pochi muscoli e qualche chilo di
troppo non frenarono le doti e le ottime capacità tecniche che forse nel calcio
moderno non sarebbero bastate. Ma parliamo dei favolosi anni '80, dove anche un
non perfetto atleta poteva diventare un eroe, protagonista di un'epoca ancora
calcisticamente romantica, non ancora satura di #business e gestione aziendale.
Questo il succo di ciò che è stato Garella, direttamente dalle sue parole:
«Sono stato un portiere anomalo, nessun allenatore ha cercato di cambiarmi.
#Istinto? Non solo, avevo un mio codice. Ricordo ciò che disse Italo Allodi, il
manager che mi portò al Napoli: "L'importante è parare, non conta come"» ......
a questo punto avevo il mio punto di referimento... .UN NON STILE da copiare.. non ero più solo lele bari ... baricoea .... bari lecce e brindisi .... bari e dispari .... finalmente grazie ad una presa in giro del mitico ZAMPA ZAMPEDRI ero BARELLIK .... lui amava vedermi rotolare a volte in maniera sgraziata .... tuffarmi tra i piedi .... parlare come un pazzo ..... e parare non importa come .... e all'urlo ... DAGHEA BARELLIK ..... la mia vita "agonistica" cambiò dandomi una collocazione specifca nel mio piccolo mondo di gk .... ero brutto sgraziato ma le paravo tutte.....
oggi qualcuno cerca di accostare qualche nuova leva al mio mito ma non sanno quello che scrivono
Me lo immagino oggi come una rock star sovrappeso ... lontano da questo calcio schiacciato da tecnica diagonali direttrici .... gioco di piedi ... logiche del non cuore ... uscite a croce ... lui re della kamikaze come stile di vita .... pallone o tibia e perone ..... grazie mitico Garella ... mi hai insegnato una cosa che per tutta la mia vita è stata fondamentale ....

Credo che oggi a molti portieri manchi questo ... la voglia di superarsi ... la voglia di essere protagonista anche se i mezzi atletici o tecnici non sono sviluppati... credo che oggi a molti preparatori dei portieri ovviamente non parlo di tutta la categoria ...manchi l'umiltà di capire che la tecnica è importante ma senza il cuore .... senza essere spavaldi e magari un po' pazzi non si diventa GK .... i movimenti vanno insegnati ... certo... le tecnica vanno fatte apprendere... ma la vera domanda che mi faccio .... IL CUORE lo riuscite a passare alla gioventù o siete solo in grado di far capire le dinamiche lasciandoli spogli delle emozioni ???
TO BE CONTINUED e ..... duri banki ....!!!!!!