quando contava la strada ..una vita tra i "masegni"

nascere e vivere tutta la tua giovinezza per strada tra calli e campielli ... ti forma .... impari se vuoi "sopravvivere" a capire le persone e a volte .... anzi nel mio caso .... ad apprezzare tutte le sfacettatute ... quelle degli amici bad boy's ... quelle degli amici che si comportano come tua mamma vuole
negli special dei campioni si racconto che i ns "eroi" sono nati e cresciuti tutti per strada ... giocando in ogni superficie che il sindaco metteva a disposizione....contro qualunque avversario .... per 3 ore al giorno con qualunque tempo ...... ANCHE AL BUIO... con qualunque pallone e se serviva anche scalzi
questa era la palestra ..... il ns modo di essere ..... le ns finali di champions

questa la mia prima porta ... il mio Anfield .... il mio Bernabeu ..... qui tutti i pomeriggi dell'anno preparavo la mia ascesa verso il calcio che contava ..... ero convinto che un giorno avrei giocato in serie A nell'Atalanta per poi passare al Liverpool .... benedetta gioventù ...dove sei un campione sempre, dove nessuno ti giudica, dove sei tu, il pallone e quella porta che cambia forma ogni volta
quando poi da partitella si passava al partitone ..... 4 sacchetti dell'immondizia o tutti i maglioni diventavano i pali , i compagni si trasformavano in PLATINI' E MARADONA e via fino a quando le mani (nel mio caso) ti facevano male ... poi tutti sotto la fontana a bere .. altro che GATORADE
eccoli erano loro i veri eroi ...... TANGO dopo il compleanno a causa del prezzo .... vecchi palloni di cuoio pesanti come il marmo e quasi sempre sgonfi..... o gli "imprevedibili" sempre diversi e sempre più ingestibili ... cambiavano in base alle gestioni del negozio giocattoli dell'edicola o del tabacchiere
e poi arrivano loro ad evitare che le mani avessero quell'odore di ...... a causa di cani gatti e lische di pesce che adornavano i ns rettangoli o rombi o qualunque forma di campo a Venezia si poteva trovare ... in alcuni patronati...(perché noi non avevamo gli oratori ).
i guanti da portiere con la superficie delle racchette da ping pong e se si rompevano qualunque paio di guanti anche quelli da neve ...... faceva comunque figo :)
da sempre essere un "BARI" vuol dire essere due persone ..... pensa poi io sono anche gemello di segno zodiale.... metà famiglia di origini borghese e metà della mitica Baia del Re che, per chi non la conoscesse, è il regno di quelle persone in cui per essere considerato qualcuno, un uomo vero, autentico, bisogna essere solo ste stessi, partendo dal basso. Un posto in cui non vieni giudicato dai vestiti che porti e dai soldi che hai in tasca: "schèi e paura, mai avùi" ... forse questa frase la descrive come la vedo e l'ho sempre vista io la Baia del Re di Cannaregio
una "carriera" poi tra la mitica KEBA ....CAMPO DEI GESUITI... MADONNA DELL'ORTO mi fanno conoscere al mondo dei playground ... e quindi imparo che il calcio di strada è qualcosa di diverso di speciale.... di UNICO
questa voglia di stare bene con tutti ... di ridere e giocare e di non pensare a tutte le cose brutte che la vita ti regala .... con il passare degli anni è diventato il mio stile di vita ...... la presa in giro lo scherzo l'unico modo di sopravvivere
quando penso al calcio di oggi vedo bambini felici di praticarlo ma tristi nel giocarlo .... ovviamente non vale per tutti ..... non vale per tutti i mister ..... oggi i ns figli non giocano ma eseguono ...