società sportive... ruolo del genitore : manager, mister o semplice autista?

argomento molto difficile da affrontare ... ma se il genitore ha fatto sport dovrebbe essere molto facile ....
nel mio caso addirittura argomento traumatizzante
credo che questo calcio non mi appartenga da diverso tempo ... ovviamente io non sono nessuno per giudicarlo ma vedo in lui troppe cose che mi danno fastidio a cominciare dalle idee della federazione con regolamenti folli... come la mancanza di una classifica fino ad una certa categoria...dimensioni del campo a 7 a 9 a 11.. alla gestione da parte delle società del rapporto con i genitori ed i bambini...si parla spesso tra genitori ...e non vale per tutte le società sia chiaro... ormai i budget e le categorie da acquisire spesso fanno la differenza rispetto agli obbiettivi di crescita ed al ruolo sociale che il ns sport ha sempre avuto all'interno della vita dei ragazzi... chiaramente se devi combattere da dentro un problema lo puoi risolvere .. da fuori puoi solo parlarne ed essere uno dei tanti italiani che si lamenta senza metterci la faccia e quindi solo fare una sterile polemica
il mio modo di combatterlo oggi è essere un dirigente accompagnatore ... cerco di capirlo da dentro e non urlando da fuori ... cerco di decifrarlo meglio ... di gioire di quello che comunque da e di soffermarmi a pensare di quello che non va .... cerco di tradurlo per i miei figli senza mai discutere apertamente con loro dell'operato del mister o del responsabile del settore giovanile perchè loro non capirebbero ...loro semplicemente come un pappagallo lo ripeterebbero dandosi una giustificazione che il problema sono LE SOCIETA' e non il loro impegno o la mancanza di grinta o il loro tasso tecnico non ancora sviluppato
con questo non voglio dire che i figli hanno sempre torto anzi ma credo che ognuno di loro merita una organizzazione fatta per gli obbiettivi che si vogliono raggiungere
se voglio divertirmi con serietà ma i mezzi fisici o tecnici non mi permettono di essere un top meglio un bel campionato provinciale .. se punto a diventare un top devo accettare la pankina o la tribuna perchè circondato da top .... il genitore che vuole il figlio nei top senza le caratteristiche giuste sta facendo il male del proprio figlio e sarà la causa dei suoi malesseri dei pianti e spesso dei suoi brutti voti a scuola
spesso sento dire ... non cambio squadra voglio restare con i miei amici .... ma la vera domanda che dobbiamo porre al ns figlio è .... ANCHE SE STARAI IN TRIBUNA?
la classica frase MA IO PAGO è stata la rovina del movimento pallonaro italiano... io nato negli anni 70 non pagavo ... avevo molto meno dalla società di appartenenza ovviamente ma ricevevo in cambio il massimo che si poteva avere ... franchezza da parte dei dirigenti sul mio livello di gioco .... una classifica che mi collocava all'interno delle dinamiche del campionato che facevo e un campo che inizialmente era immenso e poi via via che gli anni passavano sempre più amico perchè crescendo mi adattavo alle sue misure
non giocavamo tutti .... non avevamo minutaggio garantito... a fine stagione nei top settori giovanili ti mandavano a casa .... dovevi avere tu la forza di risorgere e questo te lo ricordavi tutta la vita
a parte i predstinati del Venezia o gli Oriundi del Mestre si faceva il campionato provinciale ... vera scuola formativa per noi bambini campi brutti ... maglie brutte e palloni vecchi ... solo polvere impegno e sangue perchè quello era il ns futuro ... quello era lo specchio di quella società degli anni 70 .... dovevi meritarti in campo e nella vita la possibilità di scontrarti contro i migliori e non scegliendo da un catalogo il torneo migliore contro le squadre migliori.... se eri fortunato in una vita sportiva affrontavi due tre professionistiche e non quasi con cadenza settimanale....
non avevi false speranze o eri provinciale o eri regionale ma dovevi essere forte o eri nazionale ma dovevi essere quasi campione

in tutto questo il genitore era quasi un elemento estraneo al ns percorso di crescita ... ogni squadra ne aveva due già tre era un evento....loro i DIRIGENTI erano sià papà che custodi del tuo benessere e i migliori diventavano spesso "traduttori" delle urlate dei mister .. quelle urla che spesso da ragazzino non capisci .... ma che il dirigente con la D maiuscola comprende

foto e filmati erano una rarità ... una all'anno e si andava anche con la febbre pur di averla .... non eri social se non eri fortissimo perchè comunque le tue gesta erano conosciute da avversari e mister avversari ... perchè uno bravo resta bravo anche senza Facebook o youtube
per questo motivo chi restava chi lottava giocava fino ai 40 anni ... perchè o avevi la passione o passavi ad altro .... quanti dei ns figli si sacrificheranno fino alla prima squadra e quanti schifati da questo ambiente si arrenderanno prima dei vent'anni?
io credo che noi genitori.. (dei nonni bisognerebbe fare un altro articolo visto la complessità dell'argomento) .... dobbiamo fare un passo indietro ... dobbiamo lasciare i ns ragazzi liberi di affrontare i loro demoni ..le loro delusioni .. i loro insuccessi... dobbiamo fidarci dei mister e dei responsabili dei settori giovanili ... se questo non è possibile dobbiamo fargli cambiare sport ... perchè per noi le SOCIETà SPORTIVE non cambieranno .... credo e spero che un giorno anche il calcio come organizzazione capirà che deve cambiare .... ma ho poche speranze...
NEL FRATTEMPO CONTINUO A FARE DA AUTISTA E DA DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE .. spero di capire fra qualche anno quale dei due ha portato più frutti nella vita sportiva e nella reale dei miei figli perchè la regola
Mens sana in corpore sano
in realtà una confutazione del senso che gli si attribuisce attualmente: non afferma, infatti, che in un corpo sano c'è una mente sana, ma che bisogna pregare gli Dei affinché concedano l'uno e l'altra, che devono essere sforzati separatamente e in momenti diversi, per evitare che lo sforzo di una vanifichi e impedisca l'altro ... quindi io continuo a pregare ..... il mister ad allenare e al responsabile del settore giovanile a TAGLIARE o COMPRARE ......
e se lo dice Ancelotti ....... e lo ribadisce Allegri....
tu be continued ...... e sempre DURI I BANKI !!!!